L’Insegnamento originale di Gesù Cristo/Amore AmoreI principali presupposti dell’Insegnamento di Gesù sono i seguenti: Il primo è il “Dio-centrismo” cioè percepire non se stessi, ma Lui quale principale fondamento del mondo, come Meta e Significato dell’esistenza di tutto, dedicando la propria vita a Lui, preparandosi all’Unione con Lui, aspirando a quest’Unione e aiutando gli altri su questo cammino. Il secondo presupposto è la preparazione di se stessi per la realizzazione del primo attraverso lo sviluppo dell’amore emozionale, prima di tutto nelle relazioni con altre persone. Quando quest’amore è sviluppato, può essere diretto a Dio-Padre. Questo garantirà un veloce avvicinamento e l’Unione a Lui. È importantissimo capire che l’Unione con il Padre è l’Unione con Lui nell’amore, perché Egli stesso è Amore, lo stato d’Amore. E affinché questo accada, dobbiamo trasformarci in amore. Il grado di trasformazione di noi stessi (come coscienze) nell’energia dell’amore emozionale è la misura del proprio avanzamento spirituale (a patto che si possieda anche la saggezza e che la coscienza sia qualitativamente sviluppata) — la severità di molti “pastori” è una prova del contrario. L’amore non è rappresentato da pensieri d’opere buone, e nemmeno dal fare quelle che pensiamo siano opere buone. L’amore è un’emozione, uno stato emozionale dell’energia della coscienza. E se qualcuno mira a compiere opere di amore, ma non è capace di amare cordialmente, allora spesso il risultato è una assurdità: porta all’imposizione egocentrica e ostinata di sé stessi, violenza verso gli altri, e anche a risentimento per le reazioni degli altri: “non capiscono l’amore”, “non vogliono accettare le mie attenzioni”… Il vero amore è incompatibile con la violenza (ad eccezione di casi in cui si deve proteggere qualcuno dalla violenza — talvolta sacrificando se stessi — d’alcune situazioni nella guida dei bambini, e della correzione del comportamento di squilibrati); altrimenti non diventerà amore, bensì stupro, e nessuna persona normale lo vuole. L’amore vero non è nemmeno la tempestosa emozione della passione sessuale. Questa è una passione, non amore. E, naturalmente, l’amore non è una mera tecnica per il raggiungimento della soddisfazione sessuale. Il vero amore è un’emozione che ha origine inizialmente nel cuore spirituale, e le azioni del vero amore sono compiute sotto il controllo dell’intelletto sviluppato sullo sfondo di queste emozioni. Le emozioni non sono un prodotto del cervello come i “materialisti” insegnano. Le emozioni sono gli stati della coscienza. Esse hanno origine in speciali organi energetici della coscienza, e non del corpo. Il cervello reagisce davvero agli stati emozionali cambiando la sua attività bioelettrica, perché attraverso il cervello, la coscienza interagisce con il corpo. Per esempio, sotto l’influsso di certe emozioni, la pressione del sangue cambia, il sudore appare, cambia l’espressione del volto. Ma queste non sono emozioni, nonostante si possano trovare tali affermazioni nei testi di psicologia scritti da “materialisti”. Esse sono solo reazioni mediate del corpo agli stati emozionali della coscienza, comunicati attraverso il cervello. Nell’organismo umano multidimensionale ci sono speciali centri di energia (sono chiamati chackra o dantien) che sono responsabili della regolazione degli stati della coscienza. Per esempio, l’attività pensante è “compito” del chackra della testa. Le emozioni d’ansietà, rabbia, hanno origine nella struttura energetica della parte superiore dell’addome. E le emozioni d’amore — nel cuore spirituale. È situato nel torace e occupa (se sviluppato) quasi tutto il suo volume. “Aprire” il cuore spirituale è il punto principale della prima parte dell’auto-perfezionamento spirituale. Perché per la maggioranza delle persone sarà la prima possibilità di sperimentare cosa è l’amore, e non solo di parlarne. Dopo averlo sperimentato, possiamo capire “con che linguaggio” dovremmo parlare a Dio e a quelli che sono vicini a Dio. Solo dopo quel momento diventiamo capaci di trovare l’armonia nelle relazioni con il mondo della natura, con altre persone. Solo dopo quel momento, quello che è chiamato “spiritualità” può nascere in noi; senza, non ci può essere cammino spirituale. Nei tempi antichi all’interno del movimento cristiano fu sviluppato un metodo di “apertura” del cuore spirituale. Era chiamato La Preghiera di Gesù. Alcuni cercatori raggiunsero il dovuto risultato con il suo aiuto [23]. Ma l’efficacia di questo metodo fu bassa a causa della mancanza di conoscenza sulla natura della coscienza e sulla struttura dell’organismo umano. Questa è la ragione per cui solo pochi di coloro che praticarono la Preghiera di Gesù ottennero il successo attraverso essa, e solo dopo anni passati a lavorarci sopra. Essendo in possesso delle necessarie conoscenze e dei metodi, si può ottenere tale risultato in poche sessioni. Riguardo all’amore cordiale, Gesù e gli apostoli dissero quanto segue: “Benedetti i puri di cuore, perché vedranno Dio” (Matteo, 5:8). “Entrate nel vostro tempio, nel vostro cuore. Illuminatelo con buoni pensieri e (con) la pazienza e l’inamovibile fiducia che dovreste avere in vostro Padre. “E i vostri vascelli sacri, sono le vostre mani e i vostri occhi. Guardate e fate quello che Dio approva, perché nel fare del bene al vostro fratello voi compite un rito che abbellisce il tempio dove dimora Colui Che vi ha dato vita. “Se volete compiere opere sotto il segno dell’amore e della pietà, fatele con cuore aperto e non lasciate che le vostre azioni siano governate dai calcoli della speranza di guadagni” (La vita di San Issa, 9:12,13,16). “Le nostre bocche sono aperte a voi… i nostri cuori sono stati allargati” (Seconda lettera ai Corinzi, 6:11). “Non lasciate che ogni uomo vegli solo sui propri beni, ma ognuno vegli anche su quelli degli altri” (Lettera ai Filippesi, 2:4). “Vi dò un nuovo comandamento, che vi amiate gli uni gli altri! Come Io vi ho amato, dovreste amarvi tra voi” (Giovanni, 13:34). “E sopra a tutte le cose, abbiate un amore fervente gli uni per gli altri, perché l’amore copre una moltitudine di peccati” (Prima lettera di Pietro, 4:8). “Se qualcuno dice: ‘Io amo Dio’,- e odia il suo fratello, è un bugiardo. Perché se non ama suo fratello che ha visto, come può amare Dio Che non ha visto? (Prima lettera di Giovanni, 4:20). “Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore appartiene a Dio, e chiunque ami è nato da Dio, e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio. Perché Dio è amore” (Prima lettera di Giovanni, 4:7-8). “Carissimi, se Dio ci ha amato tanto, anche noi dovremmo amarci gli uni gli altri… Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio dimora in noi, e il Suo Amore perfetto ‚ in noi” (Prima lettera di Giovanni, 4:11-12). “Dio è amore, e chi dimora nell’amore, dimora in Dio, e Dio in lui” (Prima lettera di Giovanni, 4:16). “Non dobbiate alcunché ad alcuno, ad eccezione di amarvi gli uni agli altri” (Romani, 13:8). “Anche se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, e non avessi amore, diventerei come un bronzo che risuona… E se avessi (il dono della) profezia e capissi tutti i misteri e avessi tutta la conoscenza; e se avessi la fede, così da muovere le montagne, e non avessi amore, sarei niente. E se offrissi tutti i miei beni per nutrire i poveri, e consegnassi il mio corpo perché sia bruciato, e non avessi amore, niente mi gioverebbe. “L’amore è paziente e gentile; L’amore non è invidioso, non è vano, non è orgoglioso; non si comporta indecentemente, non cerca se stesso, non è facilmente offeso, non pensa male. L’amore non gioisce nelle ingiustizie, ma gioisce nella verità. L’amore copre silenziosamente tutte le cose, crede a tutte le cose, spera tutte le cose, sopporta tutte le cose. L’amore mai sbaglierà, anche se le profezie saranno abolite e le lingue cesseranno di esistere…” (Prima lettera ai Corinzi, 13:1-8). “Amate i vostri nemici, pregate per i vostri persecutori, fate del bene a coloro che vi odiano e pregate per quelli che spietatamente vi usano e vi perseguitano…” (Matteo, 5:44). “… Perché se amate quelli che vi amano, che merito avete?” (Matteo, 5,46). “… se avete amara gelosia e spirito di contesa nei vostri cuori, non vantatevi e non mentite contro la verità. Tale non saggezza non viene dall’alto, ma è… diabolica” (Giovanni, 3:14-15). “Chi dice di essere nella luce e odia il proprio fratello, è ancora nelle tenebre” (Prima lettera di Giovanni, 2:9). “Che il vostro amore sia senza ipocrisia! Rifuggite il male, attaccatevi al bene! Amatevi fraternamente fra di voi” (Romani, 12:9-10). “… Amerete il vostro prossimo come voi stessi…” (Matteo, 22:39). “Amate i vostri amici come la vostra stessa anima, proteggeteli come le pupille dei vostri occhi” (Il Vangelo di Tommaso, 25). “Nessuno ha amore più grande di questo, che l’uomo dia la vita per i propri amici” (Giovanni, 15:13). “… Che la mia gioia rimanga in voi e che la vostra gioia sia piena! Questo è il mio comandamento, che vi amiate gli uni gli altri come Io vi ho amato!” (Giovanni, 15:11-12). “Queste cose vi comando, che vi amiate gli uni gli altri!” (Giovanni, 15:17).
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