L’Insegnamento originale di Gesù Cristo/Monachesimo MonachesimoNel corso di molte incarnazioni terrene ci prepariamo ad entrare nell’ultima tappa dell’evoluzione personale, che é il vero monachesimo. Sottolineo “vero”, perché molte persone si limitano a “giocare ai monaci” senza avere capito cosa é Dio. Prima di questa tappa, le regole di vita generali per tutti erano le seguenti: 1. Sviluppare l’intelletto (come una delle funzioni della coscienza, come lo “strumento” del pensiero: ricordare, analizzare, creare), accumulare conoscenze sulle cose principali: su Dio, l’uomo, l’evoluzione. (La conoscenza pratica accumulata durante la vita terrena di solito non é mantenuta da incarnazione ad incarnazione; sono le strutture della coscienza sviluppate attraverso il giusto funzionamento che sono passate ad ogni nuova vita, e anche le qualità ottenute come il vigore, certe capacità intellettuali, certe inclinazioni etiche, eccetera). 2. Perfezionarsi eticamente orientandosi verso quello che Dio vuole che siamo. 3. Sviluppare correttamente la propria sfera emozionale e crescere in sé l’Amore per Dio, che ad un certo punto deve diventare una passione per Lui. 4. Aspirare alla sottigliezza nelle emozioni, per l’inammissibilità della degenerazione della coscienza. È naturale che nelle prime tappe dell’evoluzione personale non bramiamo la conoscenza dei più alti livelli; c’innamoriamo non di Dio, ma di persone e cose; vogliamo scalare non il Regno dei Cieli, ma il picco di una montagna durante una scalata; o vogliamo ottenere un diploma universitario, un master. Questo é bene, é tutto giusto. Tutto questo é un allenamento prima della Scalata principale. Ed é appropriato accingersi in essa solo quando siamo pronti in tutti i parametri sopra menzionati. E solo allora, non prima, la redistribuzione finale della propria attenzione comincia — dalle cose “terrene” all’ultimo e principale Amato — il Re d’ogni cosa. Come risultato, il cercatore si trova nella Camera Nuziale (Il Vangelo di Filippo, 67, 125,127), dove lui o lei incontra l’Amato, si stabilisce nella Sua Dimora e si unisce a Lui. Questo stato di bruciare di passione d’amore per Lui (mentre il corpo terreno esiste ancora) é il vero monachesimo. Monaco é una parola d’origine greca. È usata per indicare un uomo che é arrivato ad uno stato di solitudine rispetto a tutto ciò che é “terreno”, incluso il suo corpo, il che consiste nel di-sidentificare se stessi da questa realtà terrena, lo stato di essere girati con il “volto” della coscienza all’Amato, prima di tutto. Il Monaco Ne ha nostalgia (di Dio) quando qualcosa sulla terra lo distrae dalla comunicazione con Lui. Il monaco brucia di passione per ogni nuovo incontro. Il monaco si vergogna delle proprie imperfezioni durante gli incontri d’amore nella Dimora di Dio. Il monaco si sforza di diventare migliore, e il Signore gli spiega come fare (Giovanni, 8:23; 18:36). Però il comportamento del monaco in relazione alle altre persone rimane adeguato. * * * “Passate attraverso la porta stretta, perché larghi sono il cancello e il percorso che portano alla distruzione, e molti sono coloro che li attraversano. Perché stretti sono il cancello e il percorso che portano alla (Vera) Vita, e pochi li trovano” (Matteo, 7:13-14). “… Desidero che siate senza ansie (terrene). Chi non é sposato si preoccupi delle cose che appartengono al Signore, di come fare piacere al Signore. Ma chi è sposato si preoccupi delle cose del mondo, di come accontentare propria moglie. La moglie e la vergine sono diverse. La donna non sposata si preoccupi delle cose del Signore, così che essa possa essere santa sia nel corpo sia nello spirito. Ma colei che é sposata si curi delle cose del mondo, di come possa fare piacere a suo marito” (Prima lettera ai Corinzi, 7:32-34). “Chiunque ha conosciuto (veramente) il mondo ha scoperto (che é) una carcassa, e chiunque ha scoperto (che é) una carcassa, di quella persona il mondo non é degno” (Il Vangelo di Tommaso, 56). “Che chi ha trovato il mondo, ed é diventato ricco, rinunci al mondo!” (Il Vangelo di Tommaso, 110). “Cercate prima il Regno di Dio e la Sua giustizia; e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta” (Matteo, 6:33). “La Camera Nuziale c’invita ad entrare” (Il Vangelo di Filippo, 125). “Mentre siamo in questo mondo, é cosa buona per noi acquistare la resurrezione, così che quando ci spogliamo della carne, possiamo trovarci nel Riposo (del Padre) e non camminare nel mezzo” (Il Vangelo di Filippo, 63). “Chi esce dal mondo… non può più essere imprigionato… (egli) é sopra il desiderio e della paura” (Il Vangelo di Filippo, 63). “Quelli che dicono che prima moriranno e poi resusciteranno (nel Regno dei Cieli) sono in errore. Se essi non ricevono prima la resurrezione mentre vivono (sulla Terra), quando moriranno non riceveranno alcunché” (Il Vangelo di Filippo, 90). “Quelli che sono arrivati a conoscere se stessi ameranno questo” (Il Vangelo di Filippo, 105). “Coloro che sono là, non sono questi e quelli: Essi sono tutti Uno. E quello che é qui non é capace nemmeno di uscire dal corpo materiale” (Il Vangelo di Filippo, 104). “Non c’è altro modo per una persona di ottenere questa qualità eccetto indossare la Luce Perfetta… Chi la ha indossata entrerà nella Luce (avrà il permesso di entrarvi). Tale é la luce perfetta” (Il Vangelo di Filippo, 106). “La sua immagine é nascosta dalla Sua Luce” (Il Vangelo di Tommaso, 83). “I Bambini della Camera Nuziale hanno un solo Nome” (Il Vangelo di Filippo, 87).
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