L’Insegnamento originale di Gesù Cristo/Gesù Cristo Gesù CristoMolte persone (perlomeno in Russia) che si considerano cristiane, credono che Cristo sia qualcosa come il cognome di Gesù. Quindi queste due parole (Gesù e Cristo) nella loro mente diventano intimamente connesse. Il fatto è che Cristo non è un cognome, piuttosto è un titolo o una carica. Christos è una parola greca, il suo equivalente ebreo è Moshiach, o Messiah — nella moderna accezione. Con questi termini designano Colui che viene in Terra da Dio-Padre — come parte di Lui — per dare aiuto del più alto grado Divino alle persone incarnate. Per capire questo fenomeno correttamente, bisogna comprendere bene cosa è stato detto nei paragrafi precedenti: che Dio-Padre è Una Coscienza e allo stesso tempo Egli è la totalità delle precedenti coscienze umane unite a Lui. Queste coscienze una volta furono individuali, ma da quando ottennero la piena auto-realizzazione e si unirono al Padre, Esse fluttuano nella Sua Dimora nello stato di reciproca unione, formando un unico Tutto. L’idea è espressa nel Vangelo di Giovanni (1:4): “In Lui (il Padre) era la vita; e la vita era la luce degli uomini”. C’è un’affermazione riguardante la stessa cosa nel Vangelo di Filippo (87): “I Bambini della Camera Nuziale (la Dimora del Creatore, dove ci si unisce a Lui nell’Amore) hanno un nome (cioè sono tutti Dio-Padre, ora) ”. Ma essi — che una volta erano esseri umani, che diventarono tutt’uno con il Padre — sono capaci di individualizzarsi di nuovo per una volta in forma di Spirito Santo, se è necessario per eseguire un compito del Padre. Quindi è giusto affermare che Cristo è parte di Dio-Padre, così com’è giusto affermare che non è sempre stato tale — Egli fu anche umano in passato. Quando? In questo o uno dei precedenti Manvantara? — Non ha importanza. L’unica cosa importante è che attraverso l’ottenimento della completa Perfezione e unendosi con Dio-Padre, Egli venne alla gente dalla dimora di Dio-Padre, con il Compito di aiutarla. Ci furono numerosi Cristi in Terra nella storia del genere umano. Essi vennero in terra in momenti differenti e a nazioni differenti, creando ogni volta un cuore di spiritualità, distribuendo la conoscenza di Dio, il significato delle vite della gente sulla terra e il Percorso verso il Fine Ultimo. Gesù Cristo fu Uno d’Essi. Dalla descrizione della fanciullezza di Gesù nel Vangelo dell’Infanzia, si evince che Egli dimostrò le più elevate abilità magiche perfino all’età di 5 anni: fece dei passeri di creta e li animò, punì e resuscitò la gente dalla morte con l’aiuto della magia, eccetera. All’età di 12 anni egli stupì i Maestri di Gerusalemme con la Sua saggezza in una conversazione di carattere spirituale (quest’ultimo episodio è descritto anche nel Vangelo di Luca, 2:42-52). Il periodo successivo della vita di Gesù è descritto in due fonti: nella Vita di San Issa, migliore del figli degli uomini, e nel Vangelo tibetano. Questo si legge nella prima fonte: “Quando Issa compì tredici anni, l’età in cui un israelita dovrebbe prendere moglie, la casa dove i Suoi genitori si guadagnavano da vivere con un modesto commercio cominciò ad essere posto di incontro per gente ricca e nobile, desiderosa di avere per genero il giovane Issa, già famoso per i Suoi edificanti discorsi nel nome dell’Altissimo. Poi accadde che Issa lasciò in segreto la casa dei genitori, partendo da Gerusalemme, e con i mercanti si diresse verso Sind…” (4:10-12). In ogni terra che Gesù visitò durante questi anni — India, Tibet, Persia — Egli guarì gli ammalati, resuscitò dalla morte, si oppose al paganesimo e predicò un Unico Dio-Padre Universale e il percorso per arrivare a Lui. Il Suo pubblico preferito erano le persone di bassi ceti sociali; più tardi fu lo stesso in Giudea. Nelle omelie che fece in India, in particolare, Insegnò: “Non adorate gli Idoli, perché essi non vi sentono. Non ascoltate i quattro Veda, perché la verità in essi è contraffatta. Non mettetevi ai primi posti e non umiliate il vostro prossimo. “Aiutate i poveri, sostenete i deboli, non fare male ad alcuno e non desiderate quello che non avete e che vedete appartenere ad un altro” (5:26-27). In Persia, mentre rispondeva alle domande dei più alti sacerdoti di fede zoroastra, disse ciò che segue: “… Come un bambino trova nel buio il capezzolo di sua madre, così anche voi gente, che siete stati indotti in errore della vostra erronea dottrina e dalle cerimonie religiose, avete riconosciuto… vostro padre nel Padre del quale io sono profeta. “L’Essere Eterno vi ha detto, attraverso la mediazione della mia bocca: "Non adorerete il Sole (come Dio), perché non è che una parte del mondo che Io ho creato per l’uomo. ‘Il sole sorge per scaldarvi mentre lavorate; tramonta per permettervi il riposo che Io Stesso ho stabilito.’ ‘È a me, e a Me solo, che dovete tutto quello che possedete, tutto quello che si trova vicino a voi, sopra a voi, e sotto di voi.’ “Ma, ” dissero i preti, “come può la gente vivere secondo le regole della giustizia se non ha precettori?” Quindi Gesù rispose: “Fintanto che la gente non ebbe preti, la legge naturale li governava, ed essi preservavano il candore delle loro anime. “Le loro anime erano con Dio, e per comunicare con il Padre non avevano bisogno di ricorrere all’intercessione d’alcun idolo o animale, né del fuoco, come si fa qui. “… Il Sole non sta agendo spontaneamente, ma secondo la volontà del Creatore invisibile che lo ha creato. “Lo Spirito Eterno è l’anima di tutto ciò che è animato. Commettete un gran peccato dividendolo in uno “Spirito del Male” e uno “Spirito del Bene”, perché c’è solo il Dio del Bene, Che, come il padre di una famiglia, agisce solo per il bene dei Suoi figli, perdonando tutti i loro errori se essi si pentono. “Lo ‘Spirito del Male’ dimora in Terra nei cuori di quegli uomini che distolgono i figli di Dio dalla retta Via. “Quindi vi dico, guardatevi dal giorno del giudizio, perché Dio infliggerà un terribile castigo su tutti coloro che avranno distolto i Suoi figli dalla retta via e li avranno riempiti di superstizioni e pregiudizi…” (8:8-20). Ecco un assaggio d’alcune parole che Gesù disse ai tibetani: “Venni per dimostrare il potenziale umano. Quello che faccio io, lo faranno tutti. Quello che è io, lo saranno tutti. Questi conforti sono di tutte le nazioni, (essi sono) l’acqua e il pane della vita” (Vangelo tibetano). Gesù “ritornò alla terra di Israele” solo all’età di 29 anni (La vita di San Issa, 9:1). Ciò che egli disse e fece là diventò patrimonio delle future generazioni. Dopo essere tornato alla terra natia, Gesù, con svariati apostoli-assistenti iniziò a viaggiare visitando molte città e villaggi. Fece prodigi come guarire numerosi ammalati e resuscitare la gente dalla morte, predicò nelle sinagoghe, nelle case e all’aperto, riguardo a come il Padre Celeste vuole che alla gente sia. Migliaia di persone ascoltarono Gesù, furono testimoni di miracoli e furono guarite dalle loro malattie. Alcune di loro abbandonarono le loro occupazioni mondane e si unirono a Gesù per viaggiare con Lui e imparare da Lui. Egli insegnò loro spiegando la Strada verso la Perfezione e dimostrando loro i metodi di guarigione spirituale e le tecniche di meditazione. Senza dubbio, Egli voleva trovarli pronti di ricevere tutti i più elevati insegnamenti sul Padre. Voleva che entrassero nella Dimora del Padre con Lui. “Padre! Voglio che quelli che mi hai affidato siano con me dove Io sono…” (Giovanni, 17:24). Ma quando Egli diceva qualcosa che andava di là dalla loro capacità di comprendere, essi lo sorprendevano con la propria mancanza di discernimento. Molti Lo lasciarono dubitando della validità della sua parola e perfino che fosse sano di mente… (Giovanni, 10:19-20; 13:36-38; 14:5-7; 16:17-18; Luca, 9:54-56; eccetera). Anche Sua madre e i Suoi fratelli una volta si recarono nel luogo dove stava predicando, per portarLo a casa, perché avevano concluso che Egli era diventato pazzo se diceva cose come quelle… (Marco, 3:21,31-35). Alla fine — dopo tre anni di insegnamento, predicazione e miracoli — Egli rimase con solo 12 discepoli maschi (uno dei quali era Giuda Iscariota, che più tardi Lo tradì) e Maria Maddalena. Dove erano le folle di migliaia di cittadini eccitati che ascoltavano i Suoi sermoni, mangiarono il cibo che materializzava per loro, e che furono guariti da varie malattie? … Venne fuori che queste folle non avevano bisogno degli insegnamenti riguardanti gli sforzi che bisogna compiere per entrare nel Regno di Dio. Esse volevano solo che Egli guarisse e che desse loro attenzione… (Luca, 9:11). Gesù si accorse di questo e iniziò ad evitare le folle. “… Folle di persone veniva per ascoltarlo ed essere guarite dalle loro malattie. Ma Gesù spesso si ritirava in luoghi solitari…” (Luca, 5:15-16). Egli guarì alcuni di loro, ma non avrebbe potuto continuare così per sempre. Egli voleva che la gente imparasse la vera fede, a fare personalmente sforzi per migliorare. Poi le malattie sarebbero andate via per volontà del Padre… “Generazione incredula e perversa, per quanto ancora dovrò essere con voi, sopportarvi?!” Egli urlò in una occasione, a causa di questa situazione senza speranza (Luca, 9:41). E la folla, aizzata contro di Lui dai preti, si arrabbiò… “… Cercate una occasione per ucciderMi, (solo) perché non c’è posto in voi per la Mia Parola!…” Egli disse in una occasione, cercando di riportarli alla ragione… (Giovanni, 8:37). Ma era troppo tardi: una folla di persone primitive e vendicative diventava sempre più ostile, perché avrebbe potuto ricevere di più, ma era loro dato troppo poco… Poco dopo, le stesse persone gridavano a Pilato: “Crocifiggilo, crocifiggilo!”… (Luca, 23:21). “Ed essi, avendo preso il Signore, correndo Lo spingevano, dicendo ‘Giudichiamo il Figlio di Dio, ora che abbiamo autorità su di Lui!” E lo vestirono con una toga di porpora e Lo fecero sedere sul trono del giudizio, dicendo: “Dacci un giusto giudizio, Tu, Re di Israele!” E uno di essi portò una corona di spine e la mise sul capo del Signore: e gli altri stavano là, e sputavano nei Suoi occhi, e altri gli schiaffeggiavano le guance; e altri lo percuotevano con un bastone, e alcuni di essi Lo torturavano dicendo: “Con questo onoriamo il Figlio di Dio!” (Il Vangelo di Pietro, 3:6-9). … Perché il clero non Lo accettò? Non c’erano differenze formali tra loro e Gesù sulle basi della fede. Essi parlavano dello stesso Dio-Padre, facevano riferimento alla stessa Bibbia Giudaica… Ma in realtà c’erano importanti differenze tra di loro: Gesù predicava il Dio Vivente, Che Egli conosceva molto bene personalmente; mentre i preti solamente credevano in Dio, senza conoscerLo. Con l’aiuto della religione, essi si assicurarono una buona posizione sociale e il benessere materiale per loro stessi, quindi volevano proteggere le fondamenta della loro confessione. In cosa consistevano queste fondamenta? Esse consistevano in numerosi e dettagliati cerimoniali religiosi, regole di vita quotidiana e misure repressive contro i trasgressori*. Se esiste una tale struttura religiosa con templi, impressionanti manifestazioni in forma di servizi devozionali, ideologie che pervadono la società intera, e paura del castigo Divino inculcata nelle menti della gente, allora i sacerdoti di questa confessione si esasperano se qualcuno disturba tale stile di vita: se questo qualcuno afferma che le cose sono sbagliate e i sacerdoti sono ipocriti che non conoscono Dio, ma imbrogliano le persone… Questo è il caso delle religioni di massa, che mettono enfasi su riti e regole di condotta e inevitabilmente si dimenticano il Dio Vivente.. In Giudea, a quel tempo, chi si opponeva all’ipocrisia religiosa era il Messaggero di Dio-Padre — Gesù Cristo. … Gesù seppe dal Padre che la fine della Sua vita terrena stava sopraggiungendo. Egli seppe anche di che morte sarebbe morto. Avrebbe potuto evitarlo? Certamente, avrebbe potuto. Avrebbe potuto lasciare la Giudea con i Suoi discepoli, e chiunque sarebbe stato soddisfatto, la gente si sarebbe calmata e si sarebbe dimenticata di Lui. Ma Egli non partì. Perché? Perché se non lo avesse fatto, nessuno si sarebbe ricordato più di Lui dopo pochi anni, non ci sarebbero state chiese cristiane, né il Nuovo Testamento… Questa fu la ragione per cui il Suo progetto fu diverso. Il piano era, inizialmente, di adempiere tutte le profezie riguardanti la vita terrena del Cristo-Salvatore che doveva venire. Al punto che “nemmeno una delle Sue ossa sarà rotta” e “guarderanno a Colui che hanno trafitto”. Questo significa che, quando i soldati ruppero le gambe ai due criminali crocifissi con Gesù per farli morire prima di notte, Gesù aveva già lasciato il Suo corpo, quindi i soldati si limitarono a trafiggergli il fianco con una lancia… (Giovanni, 19:31-37). Inoltre, la Sua morte e i giorni che seguirono furono accompagnati da numerosi miracoli: l’oscurità scese più presto del solito, la tenda del tempio di Gerusalemme si squarciò in due (Luca, 23:44-45), il corpo di Gesù scomparve da dove era stato posto, Gesù apparve svariate volte ai Suoi discepoli materializzando un corpo, ebbe conversazioni con loro e li edificò. La gente rimase sorpresa soprattutto dall’evidente “Resurrezione di Gesù dai morti”. Nonostante queste persone fossero religiose, essi non capivano che, dopo la dipartita dal corpo, ogni uomo sorge nell’altro mondo con la consapevolezza di sé stesso nella forma non corporea (Matteo, 22:30). Gesù provò ciò alla gente e in verità Egli fece molto di più. Con i Suoi Poteri Divini Egli dematerializzò il Suo corpo tolto dalla croce e poi svariate volte lo materializzò. I Suoi discepoli, Paolo e molti altri, dedicarono le loro vite a predicare del Figlio di Dio che venne sulla terra, fu crocifisso e risorse, che insegnò del Padre Celeste — il Dio Vivente — e di com’entrare nella Sua Dimora.
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